Napoleone venne in Friuli quattro volte.
La prima il 14 marzo 1797 giorno in cui arrivò a Sacile; il 16 sconfisse l’esercito austriaco dell’arciduca Carlo d'Asburgo sul Tagliamento, passò quindi a Udine prima, a Palmanova Gradisca e Gorizia poi, partendo infine per l’Austria il 26 marzo.
La seconda il 24 aprile dello stesso anno quando, proveniente da Graz, giunse a Palmanova da dove, attraverso un manifesto diffuso il 1 maggio in un migliaio di copie, dichiarò guerra alla Repubblica Veneta ponendo di fatto fine al dominio veneto in Friuli. A Palmanova Napoleone si fermò fino al 5 maggio.
La terza il 26 agosto successivo giorno in cui arrivò a Passariano e prese alloggio nella villa dei conti Manin; da lì iniziò e condusse le trattative con l’Austria che si conclusero con le firme del trattato di Campoformido il 17 ottobre. Il 24 ottobre Napoleone lasciò di nuovo il Friuli.
Vi tornò per la quarta e ultima volta il 9 dicembre 1807 quando, ormai imperatore, proveniente da Venezia, arrivò a Sacile; passò quindi a Pordenone e poi a Palmanova dove pernottò. Il 10 arrivò a Udine prendendo alloggio nel palazzo Antonini; ripartì il 12 alla volta di Osoppo per visitare il forte che aveva fatto sistemare, e da lì cominciò il viaggio di ritorno che lo portò, la sera, a uscire definitivamente dal Friuli.
Testimoni diretti di queste vicende furono Carlo Caimo autore di diari che vanno dal 1 gennaio 1772 al 6 agosto 1830, oggi conservati all’Archivio di stato di Udine e che costituiscono una preziosa miniera di notizie sulla vita udinese del periodo, e Gaetano Sturolo, sacerdote di Cividale e autore di un volume manoscritto le Memorie corrente secolo XVIII, con notizie di cronaca fino al 1799 (oggi conservate nel fondo Joppi della Biblioteca civica "Vincenzo Joppi" di Udine, Ms. 58) in cui racconta anche la campagna d’Italia di Napoleone.
I primi studi storici locali sul passaggio di Napoleone in Friuli risalgono alla seconda metà del XIX secolo. Si tratta de Il Friuli orientale di Prospero Antonini (1865), cui seguì, tre anni dopo, l'articolo di Guido Padelletti Leoben e Campoformio, secondo nuovi documenti pubblicato nella Nuova antologia di scienze, lettere ed arti (IX [1868], pp. 23-59). Di interesse locale ma con lo sguardo rivolto alle più ampie vicende italiane sono, invece, i Ricordi militari di Ernesto D’Agostini usciti nel 1881 (pubblicati in edizione limitata l‘anno precedente con il titolo: Le campagne di guerra in Friuli (1797-1866). Memoria di Ernesto D’Agostini, Udine, Tip. Giuseppe Seitz, 1880)
Nella prima metà del Novecento escono gli importanti contributi degli storici locali Giacomo di Prampero (Napoleone in Friuli, 1797 e 1807. Udine, 1911), Carlo Giubbilei (Quando Napoleone fu nel Friuli. Roma 1932) e Gino Pieri (Napoleone e il dominio napoleonico nel Friuli. Udine, 1942).
In conclusione, riproduciamo il testo del manifesto di Palmanova del 1 maggio 1797, che contiene la dichiarazione di guerra di Napoleone a Venezia e che porta, nel giro di pochi giorni, alla fine della Serenissima.