[L'educazione dei fanciulli]. Tratto da: «La mode illustrée» (24 novembre 1878)

Le quotidiane letture. Le raccolte della biblioteca e le donne

Le lettere di Giulia e Teresa e l'educazione della gioventù

In linea con gli interessi di Daniele, la biblioteca, appena costituta, diviene il punto di riferimento anche per la figlia Lavinia al fine di garantire a se stessa e alle figlie la necessaria istruzione. Nell'Archivio di Stato di Udine sono conservate alcune lettere di Giulia e di Teresa in cui scrivono alla madre delle loro letture. In particolare, Giulia in due lettere , una del 19 ottobre 1785 (?) e l'altra del 21 novembre1787 informa la mamma Lavinia sui suoi progressi, e difficoltà, nello studio del francese (lingua degli autori più noti e diffusi allora in Friuli), mentre la sorella Teresa la mette al corrente di apprezzare molto le Gazzette francesi e le poesie di Milton.

Sono esempi, questi, di donne che crescono in una famiglia colta in cui la ricca biblioteca è certamente usata dai suoi componenti e dai precettori anche per l'educazione dei più giovani di cui è testimonianza anche il Galateo della borghesia di Emilia Nevers .

Letture femminili: i giornali di moda

Alla seconda metà dell'Ottocento risale l'interessante raccolta di pubblicazioni e periodici destinati a un pubblico femminile colto, contenenti letteratura, musica, schemi per il ricamo e le tendenze della moda.

Una ricognizione ha portato alla luce svariati titoli, almeno una quindicina, soprattutto francesi, tra i quali: Les modes parisiennes (1843-1880), Magasin des demoiselles (1844-1896), La mode illustrée: journal de la famille (1860-1937), Giornale delle donne (1867), Margherita: giornale delle signore italiane (1878-1921), Journal des demoiselles (1833-1922).

Alla fine del Settecento risalgono, invece, le riviste di aggiornamento storico, politico e bibliografico, come il Journal de Francfort (1794-1834), le Gazette de Lejde (1679-1798), Le publiciste (1797-1810), etc. 

In epoca decisamente più vicina, compare la cronaca con alcuni numeri del The illustrated London news dedicati alla Casa reale inglese.

Vita di famiglia (nobile) attraverso la stampa d'occasione

La vita di una famiglia nobile è attestata in biblioteca anche dall'ingente numero di manifesti per nozze e per monacazione, per esempio il sonetto che la raffinata rimatrice e madre superiora Giulia Arcoloniani dedica alla cugina, contessa Elena Dragoni, oltre ad altro materiale legato a un certo tipo di quotidianità (locandine di concerti, spettacoli teatrali, lunari e calendari, pagelle, premi). A tal proposito, in biblioteca Florio si conserva il Teatro d'Udine restaurato 1853, contenente una tavola che riproduce gli affreschi del soffitto rappresentanti un'allegoria della vita delle donne di Domenico Fabris.

Non pochi membri femminili della famiglia Florio abitarono i conventi udinesi, così come era abbastanza consueto tra famiglie di alto lignaggio: due figlie di Lavinia, una figlia di Sebastiano, una di Daniele Filippo, forse altre di cui non resta traccia nelle genealogie. Ma a considerare le pubblicazioni per monacazione che le famiglie udinesi, spesso imparentate tra loro, si scambiano, il numero di queste giovani è davvero alto.

Queste ragazze diventano talvolta badesse, sono certamente istruite, forse possono portare con sé qualche libro, altri ne troveranno in convento.

E volendo restare sul tema, numerosissimi sono i santini e le orazioni inserite in pubblicazioni varie, non necessariamente collegate alla religione. Se la presenza di qualche canonico in famiglia rende plausibile un’appartenenza anche maschile di queste immagini sacre, la ricorrenza dei santini raffiguranti Santa Vittoria forse si può collegare alle tante donne con questo nome in casa Florio.