Le persone
Napoleone Bonaparte
Quando Napoleone arrivò in Friuli nel 1797 aveva 28 anni e da un anno si era sposato con Giuseppina viscontessa di Beauharnais. Pur essendo un giovane uomo era già un acclamato generale in seguito alle numerose e schiaccianti vittorie militari ottenute nella campagna d’Italia. I primi ritratti, opera di artisti quali Giuseppe Longhi, il generale amico Bacler d'Albe, Jean-Antoine Gros e Andrea Appiani, ne delineano le caratteristiche che lo contraddistinguono per alcuni anni: il viso affilato incorniciato da capelli fini e lunghi, lo sguardo acuto, il naso aquilino e il mento prominente.
Queste immagini riportano il ritratto di un uomo d’azione consapevole di sé e delle situazioni ma anche di un uomo sereno e riflessivo, e amante delle gite a cavallo in campagna (come avvenne durante il periodo di soggiorno nella villa Manin a Passariano); caratteristiche, queste, ben sintetizzate nella litografia ora conservata nei Musei civici di Udine.
Ma non mancano giudizi negativi relativi al suo temperamento “instabile” e autoritario che lo portavano a fare sfuriate memorabili come nel caso dell'incidente diplomatico di palazzo Florio.
Un uomo ormai maturo e appesantito è, infine, Napoleone al suo ritorno in Friuli (1807).
Johann Ludwig von Cobenzl
Già ambasciatore in Russia alla corte di Caterina II, fu scelto dalla corte asburgica per condurre le trattative con Napoleone. Arrivò a Udine il 26 settembre 1797 prendendo alloggio in palazzo Florio dove già il giorno successivo iniziò i colloqui con i francesi. Non fu facile per l’austriaco, ostinato e abile diplomatico, condurre le trattative con un uomo come Napoleone irruente e avvezzo a improvvisi attacchi di rabbia come avvenne nel caso dell’incidente dell’11 ottobre.
Alla fine, comunque, grazie anche alla mediazione del marchese di Gallo, Cobenzl riuscì a concludere le trattative con il generale francese apponendo la sua firma alla pace di Campoformido, con la quale veniva decretata la fine della Repubblica di Venezia e il passaggio del suo territorio sotto la sovranità austriaca.
Il marchese di Gallo
Marzio Mastrilli, marchese, poi duca di Gallo, fu ambasciatore del regno delle Due Sicilie alla corte di Vienna.
All'epoca dei fatti, soggiornò a Palazzo Antonini-Belgrado di Udine e assistette all'incidente diplomatico di palazzo Florio. Dopo la rottura delle trattative fra i francesi e gli austriaci, in seguito all'incidente dell'11 ottobre, fu l'unico interlocutore di parte austriaca rimasto a trattare con Bonaparte che lo apprezzava sia per le sue spiccate capacità di mediatore sia perchè amico prediletto della figlia dell'imperatore d'Austria, Francesco II d'Asburgo-Lorena, Maria Luisa, sua futura sposa dopo il divorzio da Giuseppina.